Maggiore densità e minore temperatura
grazie alla tecnologia “a cella chiusa” Hoshizaki.

Il ghiaccio a cubetti Hoshizaki viene formato immettendo a contatto con l’evaporatore un getto d’acqua privo di bollicine d’aria. Gli iniettori del sistema Hoshizaki si trovano sulla parte superiore di un sistema a bascula: in posizione chiusa, la bascula va a costituire la base delle cellette in cui si formato i cubetti, che sono quindi chiuse sui sei lati. Grazie a ciò, il getto d’acqua viene iniettato, non spruzzato, Le molecole d’acqua pura, libera dall’aria, si affastellano in modo serrato l’una con l’altra, dando origine ad un ghiaccio più denso.

I cubetti vengono sottoraffreddati

Tutto il freddo generato dall’evaporatore resterà intrappolato tra i cinque lati dell’evaporatore e la bascula, senza dispersioni. il ghiaccio potrà quindi essere portato a temperature sotto lo zero chimico.
Il sottoraffreddamento porta alla marmorizzazione, ossia alla formazione di mini fissurazioni dovute alla tensione create dall’impossibilità del ghiaccio di espandersi all’interno della celletta. la marmorizzazione si riassorbe al momento del contatto del ghiaccio con la temperatura più alta della bevanda.

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Una superficie di scambio termico ridotta

Cubetti a spigolo vivo, dalla forma classica a parallelepipedo, o a cubo perfetto, a seconda dei formati, sempre e comunque senza cavità interne, i cubetti Hoshizaki offrono, a parità di volume, una minore superficie di scambio termico rispetto a normali cubetti tronco-conici, preservando il gusto della bevanda!